Azienda

Filatura Ara ha cercato di interpretare il cambiamento e ha raccolto tale

nuova sfida tornando alla produzione interna dei propri filati.

Filatura Ara fu fondata nel 1954. Nacque come filatura conto terzi per la produzione di filati per maglieria intima destinati al Maglificio Bellia, allora uno dei leader del mercato italiano.  Nel corso degli anni l’attività venne ampliata dando inizio alla produzione di filati in conto proprio sino a diventare un punto di riferimento per il settore della maglieria intima.

Nei primi anni 2000, in conseguenza dei forti cambiamenti e del ridimensionamento del settore, fu decisa una profonda ristrutturazione volta a consentire la soddisfazione di una clientela più diversificata e specializzata. L’Azienda si è aperta ai mercati dell’accessorio e dei filati di alta gamma, introducendo la lavorazione di materie prime come cachemire e seta.

La produzione fu affidata ad aziende esterne, presenti sul territorio biellese, in modo da utilizzare gli  impianti più idonei per ogni tipo di filato. La preparazione della mista, la scelta delle materie prime, il controllo del prodotto ed il confezionamento, operazioni fondamentali per mantenere elevati standard di qualità, sono stati mantenuti all’interno dell’Azienda.

Negli ultimi venti anni il mercato dei filati lanieri si è più volte trasformato; le grandi produzioni sono diventate appannaggio dell’Estremo Oriente o di rilevanti gruppi multinazionali e la richiesta locale si è focalizzata su piccole produzioni di altissima qualità, con consegne in tempi brevissimi. 

Nel 2015 è stato, infatti, realizzato un nuovo impianto dedicato a piccoli e piccolissimi lotti di filato di altissima gamma. In particolare sono stati realizzati, presso la sede storica dell’Azienda, un nuovo impianto di ripettinatura, uno di preparazione con teste a vitoni (particolarmente adatte alle lane fini e ai cashmere), uno di filatura e roccatura e uno di ritorcitura. L’esperienza accumulata presso i terzisti del distretto biellese è di valido supporto per le eventuali lavorazioni non realizzabili all’interno.